Il Monte Musinè: informazioni e leggende sulla montagna di Caselette

Conosciuto anche con il suo antico nome “Vicinea”, spesso il Musinè è associato solo a Caselette ma questo monte, così pieno di fascino, in realtà, interessa anche i comuni di Almese e Cal della Torre.
Ecco qualche curiosità su questo monte, meta di molte escursioni e, per alcuni, avvolto dal mistero.

Il Monte Musinè: informazioni

Passando il sabato e la domenica da Piazza Cays, o fermandosi a prendere un caffè al Kiosko, specialmente nelle belle giornate, non si può evitare di notare la quantità inaspettata di auto che affollano il parcheggio.

Sì, perchè il Musinè, il monte posizionato all’inizio della Val di Susa, esercita un forte richiamo sugli appassionati di sport e natura: arrampicate, escursioni a piedi, in bici o anche solo un semplice pic-nic trovano, nel Musinè, lo scenario ideale.

Alto 1.150 mt sul livello del mare, questo monte è il più vicino al capoluogo piemontese e in un passato lontanissimo è stato un vulcano attivo.

I principali punti di interesse del percorso verso la vetta sono il Santuario di Sant’Abaco, preceduto da un percorso di piloni votivi,  e la Croce, alta 15 mt, posta in cima al monte nel 1901.

Monte Musinè

Le leggende e le storie di alieni che interessano il Musinè: il mistero in Val di Susa

Le storie curiose ed esoteriche che interessano il Musinè si perdono davvero nella notte dei tempi.

La leggenda più antica che vede come protagonista questo monte misterioso risale ai tempi di Erode che, secondo il racconto, fu condannato, a causa dei malefici commessi durante la sua vita, ad aleggiare, rinchiuso in un carro di fuoco, intorno al Musinè per l’eternità.

Si dice che esista anche una grotta nella quale ogni anno al pirmo giorno di maggio, streghe, licantropi e maligni si radunano per corroborare le forze del male. Ancora ai nostri giorni, si dice che quella grotta sia sorvegliata da un drago e che, un giovane di nome Gualtiero, sia riuscito a penetrarla cacciando il mago che vi albergava il quale scappò su un carro di fuoco.

Ci sono poi tracce che segnano la montagna e aprono interrogativi incolmabili a cui la popolazione ha da sempre cercato di rispondere con storie più o meno fondate. Si tratta delle coppelle, ovvero delle incisioni nella roccia di forma concava che in alcuni casi sono disposte in modo da formare una croce, in altri, raffigurano quasi inequivocabilmente alcune costellazioni. Diverse sono le spiegazioni che si sono diffuse: per molti si tratta di coppe in cui le fate raccolgono il nettare, per altri, invece sono scavi che lo stesso San Francesco avrebbe creato per abbeverare gli animali.

Ma forse, quelle coppelle servivano ad antiche popolazioni che infuocandole, tentavano di emulare il cielo sovrastante col suo stellato.

In tutte queste storie, così diverse tra loro, esiste una costante: ognuna contiene un tentativo di spiegazione a strani bagliori che da immemorabili tempi vengono avvistati dalla popolazione.

Da qualche decennio, i racconti con cui si tende a dare un perché a quelle luci vedono il Musinè come destinazione prediletta dagli UFO che avrebbero una sorta di deposito proprio all’interno della montagna, nell’antico cratere. Avvistamenti di ufo e alieni sul Musinè sono praticamente all’ordine del giorno, e, questo è dimostrato anche dai numerosi murales a tema che colorano il viale alberato che precede la salita al Monte.

Le storie si moltiplicano in variegate versioni e la realtà si fonde con una fantasia che è, a suo modo, un prezioso patrimonio delle nostre valli.

Un’escursione o un pomeriggio di trekking sul Musinè

Passando in primavera o in estate per la piazza principale di Caselette non si può fare a meno di notare la quantità di automobili parcheggiate che affollano il grande parcheggio. Per scoprire cosa abbia attirato tanti visitatori, è sufficiente alzare gli occhi e immaginare quanti sentieri e avventure in mezzo alla natura possono celarsi dietro alla vegetazione di quella montagna.
Sono moltissimi gli escursionisti che, di giorno e di notte, arrivano a Caselette per passeggiare, in modo più o meno avventuroso, su questo bellissimo monte.

Musinè in fiamme: la triste frase che si sente sempre più spesso 

Qui, purtroppo non siamo più nell’ambito del surreale e della fantasia ma parliamo di una triste realtà. Negli ultimi anni si assiste sempre più spesso ad incedi che divorano letteralmente la ricca vegetazione del Monte Musinè. 

Nelle giornate ventose è purtroppo molto frequente assistere ad incendi sul Musinè, spesso visibili fin da Torino. Fortunatamente, la passione e la professionalità degli AIB di Caselette garantiscono sempre un pronto intervento in grado di minimizzare i danni.