Giochi teatrali per bambini: spunti e libri per insegnanti e genitori

Giocare con il teatro è sempre possibile, divertente e istruttivo.
Genitori ed insegnanti hanno sempre bisogno di idee e spunti di attività per intrattenere in modo costruttivo i propri bambini e, magari, gioco dopo gioco, attività dopo attività, qualcuno di loro, può appassionarsi talmente al teatro da voler fare un corso di gioco teatro.
Ecco la nostra selezione di esercizi o giochi teatrali e di libri a cui ispirarsi per crearli.

Giochi di teatro per bambini: perché sono utili

Il teatro non è solo fatto di infiniti copioni da memorizzare, pose specifiche da mantenere, tempi da rispettare e accenti acuti e gravi da posizionare nel modo corretto.
Il teatro, nella sua forma più “grezza”, è libertà di espressione, arte e liberazione delle emozioni: proprio ciò di cui hanno bisogno i bambini.
In molti casi, i giochi teatrali diventano un mezzo per imparare e capire, in altri, da imparare e capire sono le basi stesse del fare teatro: perché riuscire ad interpretare il vero sé è la base per interpretare, poi, qualsiasi altro personaggio.

Esercizi di teatro per bambini: 6 libri 6 giochi

Partiamo da 6 libri per bambini che fanno da spunto di lettura per proporre, poi, un’attività teatrale ai piccoli attori.
Spiegheremo i giochi usando le parole che la guida adulta dovrà usare per coinvolgere i bambini.
Tutti i giochi possono essere accompagnati da musiche di sottofondo a tema, meglio se solo strumentali in modo che il testo non sia elemento distraente.

Alla fine di ogni attività si può sempre mettere in pratica una piccola “restituzione” del vissuto attraverso: verbalizzazione/disegni/gesti simbolo/opere grafiche o scelta di una semplice parola che identifichi come siamo stati!

1. L’Abbecedario teatrale: il must delle attività teatrali per bambini e ragazzi

Ogni lettera dell’alfabeto è uno start per qualcosa che si fa o si impara a fare con il teatro. Questo libro illustrato è perfetto per un viaggio attraverso tantissimi giochi teatrali…in ordine alfabetico!

Si parte con la A come attenzione, un’abilità indispensabile per fare teatro e che si apprende con l’allenamento costante, nella vita di tutti giorni o proprio durante un gioco teatrale.
Ci proviamo? Chiudi gli occhi e cerca di ricordare di che colore sono i tuoi calzini, la tua maglietta o…le tue mutande!

Continua con B come ballare: ascolta la musica e balla, ma non come hai visto fare da altri. Scatenati al tuo ritmo muovendo tutte le parti del tuo corpicino.

C come…

2. Olivia Verdolina: giocare con le emozioni

Tutti la chiamano Verdolina, ma il suo vero nome è Olivia. Una bambina particolare che racchiude in sé tutti i colori: da arcobaleno può trasformarsi in tempesta. Olivia ha una sorella con cui ha un rapporto straordinario e, insieme, condividono attimi speciali e unici, proprio come sono loro: perché la vera ricchezza sta proprio nell’unicità e loro lo sanno

L’attività teatrale
Usa il tuo viso come strumento emozionale. Felice, allegro, triste, arrabbiato, annoiato, sorpreso… Prova prima solo con il viso, poi con il corpo –muovendoti nello spazio- oppure da fermo, su una sedia. Avvicinati poi a qualcuno che sta giocando con te e cerca di trasmettergli lo stato d’animo che stai portando in scena.

giochi teatro
I bimbi del nostro corso di Gioco Teatro

3.Felicina e Lucetta: la consapevolezza di sé e degli altri

Felicina è brutta, ma non lo sa.
Lucetta è bellissima, ma non lo sa
Quando si incontrano diventano così amiche da non crederci

Il gioco teatrale
Riempi una scatola di carta con tanti accessori/vestiti e usali per travestirti, immaginando di avere davanti a te uno specchio. Una volta pronto, ti ci piazzerai davanti e inizierai a muovere il tuo corpo per “entrare dentro l’abito” che hai scelto di indossare.
Immagina anche lo scenario, la stanza o lo spazio in cui ti trovi e rendilo parte integrante della messa in scena. Se qualcuno gioca con te, a un certo punto vi incontrerete e a quel punto sarà lui/lei a condurti e a decidere come proseguirete la danza.

4. Osvaldo e Giovanna: stare bene con se stessi


Osvaldo e Giovanna sono due serpenti che fanno di tutto per stare bene nella loro pelle…a righe. Un racconto, questo, che ricorda l’importanza di sperimentarsi per accettarsi e quella dei compagni che ci aiutano a farlo, condividendo con noi un pezzo di cammino.
Scegli se leggere il libro dal dritto, con la storia di Osvaldo, o dal “rovescio”, con quella di Giovanna, e arriva sempre più emozionato al momento del loro incontro.

Trasforma il libro in laboratorio teatrale

Entra nei panni di Osvaldo o di Giovanna! Parti da un punto nello spazio e muoviti esattamente come farebbe il tuo amico serpente, immaginando le sue azioni, i pensieri e i momenti di quiete. Quando e se comparirà il tuo/la tua compagna di gioco, osservatevi e cercate di imitarvi l’un l’altro. Poi entrate in relazione con i corpi, quasi fino ad intrecciarvi. Alla fine, se volete, dipingete insieme, su un foglio grande, quello che avete sperimentato.

5. Quando mi innamoro: amore e fiducia vogliono dire sicurezza

Non sai dove ti porterà l’amore, ma sai che ti farà sorridere e farà tanto rumore, soprattutto dentro, ed esploderà facendoti arrossire. Poi farà silenzio e ti sentirai al sicuro.

L’attività laboratoriale

L’amore è… Fiducia! Dopo esserti bendato, chiedi a qualcuno di portarti in giro per la stanza e di andare lentamente in modo che tu possa sentirti tranquillo. Dopo fai tu da guida con un amico, mamma o papà… Attento ad aver cura dei tuoi movimenti in relazione all’altra persona.

6. Nel cuore che cos’ho? Ascoltalo e lo scoprirai

Alcune domande arrivano all’improvviso, mentre sei lì concentrato su un filo d’erba. Sono domande che non hanno bisogno di risposte formulate a parole, perché ti chiedono solo di ascoltare la musica del tuo cuore.

Il gioco
Metti un hula hoop a terra, se non ce l’hai delimita lo spazio con dello scotch di carta, per esempio. Solo all’interno della parte circoscritta, il tuo palcoscenico, potrai diventare quello che desideri in quel momento ascoltando cosa ti suggerisce il cuore. Fai attenzione al dentro e al fuori, altrimenti il pubblico potrebbe non capirti. Dopo, diventa tu il pubblico e fai provare gli altri.

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